Tappeti Malayer
Le prime notizie di Malayer ne parlano come un entità indipendente alleato della Dinastia SIMASHKI ( 2100 - 1970 a.C. ) dell'impero Ilamita; sebbene lungo tutta la storia, la fertilità del terreno e la posizione strategica del sito gli hanno garantito una posizione privilegiata. Dalla città sotterranea dell'era Partica al Monte Yazdgerd dove ultimo Re Sasanide, appunto Yaszdgerd, rifugiò dopo la sconfitta subita dagli arabi, tutti testimoniano l’importanza di Malayer; l'importanza che che ha conservato anche dopo il dominio dell'Islam.
In varie epoche il dominante di turno ha tentato di cambiare il nome della città sperando di lasciare qualche traccia di se. L'ultimo fu il principe qajarita, Dowlat Shah, che per un pò la chiamo Dowlatabad per poi perdersi nel dimenticatoio dei piccoli despoti però ciò non ha impedito che per un periodo i suoi tappeti venissero conosciuti come Dowlat Abad.
Tappeti MalayerGruppo: Tappeto Persiano / HAMEDAN
Il tappeto di Malayer (vecchia Dowlat Abad) è molto simile a quelli delle confinanti Tuysrekan, Nanaj o Hoseinabad.
Trama singola e motivi Herati e Bottè si notano su tanti tappeti Malayer prodotti nella prima metà del ‘900 anche su committenza della Sovrintendenza statale e sopravvissuti fino ai tempi nostri.
Questo tipo di tappeto attualmente è prodotto nei villaggi a nord di Malayer (verso Hamedan) come Nanaj e Hosseinabad, mentre diversi sono quelli prodotti a sud (verso Arak). Nei villaggi di questo gruppo come Giosan, Mishan e Taimè i tappeti hanno trama doppia e sono fatti di lana molto fine, mentre i disegni sono per lo più a medaglione centrale di derivazione Bigiar.
Caratteristiche tecniche: Nodo simmetrico, ordito in cotone, trama singola.